Leonardo difende Balotelli «Era solo uno scherzo»

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view post Posted on 23/3/2010, 19:30
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L'allenatore del Milan difende l'attaccante dell'Inter che ha indossato la maglia rossonera: «Non voglio dare importanza a questo episodio». Sullo sprint scudetto: «Ci mancano nove partite, siamo pronti». Sulla sfida con il Parma: «Dovremo giocare come fatto a tratti contro il Napoli». Pato? Ha l'ansia di stare fuori»

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MILANO, 23 marzo - La corsa scudetto riparte da Parma, con il caso dell'Infortunio di Pato a tenere banco, oltre a quelli importanti di Beckham e Nesta. Leonardo spera di trovare le soluzioni giuste per battere il Parma. «Tutte le squadre subiscono diversi infortuni - dice l'allenatore del Milan - e si possono trovare in una situazione simile alla nostra. Il calcio di oggi porta infortuni a causa dei tanti impegni, spesso molto ravvicinati. Gli infortuni non sempre sono facili da gestire, a volte arrivano in momenti inaspettati e quasi sempre quando il giocatore è in un buon momento di forma».

AVVERSARIO - Col Parma non sono concesse distrazioni - «Il Parma è una squadra che lavora molto, nella gara di domani dipenderà molto da come giocheranno. I ragazzi di Guidolin sono bravi nella corsa, soprattutto in casa. Il Milan dovrà mantenere il proprio modo di giocare come ha fatto per tanto tempo e come abbiamo fatto a tratti nell’ultima partita contro il Napoli, magari cercando di capitalizzare di più le occasioni».

PATO - Leonardo cerca di chiudere il caso Pato. «Di Pato se ne è parlato tanto, si è pensato che il problema del brasiliano fosse la sua situazione mentale. Alexandre è giovane, ha solo vent’anni ed è normale che abbia l’ansia dello stare fuori».

BALOTELLI - Anche su Balotelli l'allenatore del Milan cerca di non alimentare le polemiche. «Non ho visto ‘Striscia la notizia’, mi hanno riferito quello che è stato mandato in onda. Conoscendo Staffelli credo che sia stato uno scherzo e non bisogna dare importanza a questo episodio».

ATTACCO - «Nel corso della stagione abbiamo alternato diversi momenti: a volte abbiamo avuto giocatori in forma che ci hanno permesso di fare tanti gol, e in altre occasioni è scesa in campo una squadra più equilibrata e abbiamo realizzato meno gol. Il mio compito è quello di cercare la soluzione per riuscire a fare gol, essere efficaci con i giocatori che ho a disposizione e vincere le partite».

ALTERNATIVE - Senza Pato, quali sono le alternative? «Mancini può essere un’alternativa all’assenza di Pato e a quella di Beckham. Per lui, fino ad oggi, è sempre stato tutto in salita da quando è al Milan. Anche i giudizi su Mancini sono stati troppo negativi, secondo me, invece, ha fatto buone cose nelle poche occasioni che ha avuto. Anche domenica contro il Napoli ho avuto risposte positive dalla sua prestazione. Senza Pato, ci possono poi essere anche altre soluzioni da adottare, ma bisogna verificare lo stato di forma di altri giocatori».

GRUPPO - Singoli a parte, quello che conta veramente è il gruppo. «La cosa che più mi rende felice è lo spirito del gruppo. Anche domenica si è sempre vista la voglia sfrenata di andare fino in fondo e questa è la cosa più importante a prescindere dagli undici giocatori che scendono in campo. Non so valutare quale sia la percentuale del mio merito in questa stagione. Sono stati bravi i giocatori: ci sono state situazioni difficili e questo cuore storico ha tenuto la baracca in piedi in momenti delicati, la loro percentuale di merito è altissima».

RONALDINHO IN NAZIONALE - Leonardo manda un messaggio a Dunga: Ronaldinho sta bene. «Ho pensato a questa eventualità e capisco che un CT come Dunga, che siede da 4 anni sulla panchina del Brasile, in questo periodo ha fatto tanti esperimenti, ha creato una base e vuole mantenerla. Ronaldinho sta bene, è in una buona condizione di forma e sono convinto che Dunga stia pensando ad una possibile convocazione per il mondiale».

INZAGHI - Per la volata finale può essere fondamentale Inzaghi. «Ha giocato più minuti di Huntelaar. Borriello è quello che è stato impiegato di più perché stava bene. Se prendiamo in considerazione il ruolo di attaccante centrale, in tre giocatori hanno realizzato ventuno gol, questa è la cosa più importante. Pippo è un esempio: è bello vedere la carica di un ragazzino in un uomo della sua esperienza. Il suo fisico non gli permette di fare dieci partite di fila, va gestito, ha trovato davanti Borriello che è diventato un giocatore maturo e si è creata la concorrenza. Sono felice di quella che è stata la gestione e mi fa piacere vedere che, se anche viene utilizzato meno, quando viene chiamato in causa risponde».

CORSA SCUDETTO - «La situazione in classifica ci rende felici, è una grande cosa, ma non dimentichiamoci della nostra posizione all’inizio della stagione. Vedo la squadra concentrata sul nostro gioco, pensiamo a noi, a prescindere da quello che succede negli altri campi. Ci mancano nove partite fino alla fine del campionato, ci sono ventisette punti a disposizione e saranno partite decisive per tutte le squadre. Fino ad ora questa squadra ha detto la sua e queste nove partite ci diranno se questo gruppo ha le possibilità di fare lo sprint finale».
 
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