[Traduzione] Rispetto dei Romani per il giuramento

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view post Posted on 19/4/2010, 13:25




Antiqui tradidere rem silentio non praetereundam.Bello Punico secundo, post pugnam Cannensem, Hannibal, convocatis militibus Romanis quos ceperat, nuntiavit se copiam captivos redimendi Senati facturum esse. Iussit igitur decem captivos delegi, qui Romam ad Senatum irent, iurati se rediturus esse, nisi captivorum redemptionem impetravissent; tanta enim vis iuriiurando tribuebatur, ut nullam aliud fidei pignus ab eis exactum sit. Cum illi e castris exiissent, unus ex iis, qui minime Romani ingenii erat, iurisiurandi solvendi causa clam in castra rediit et ante noctem comites assecutus est. Cum vero Senatus censuisset captivos non esse redimendos, quod militum Romanorum esset mortem fortiter obire, miles ille domum abiit affirmans se, cum iam in castra redisset, iureiurando liberatum esse; contra nihil, ne preces propinquorum quidem, impedire potuerunt quominus ceteri Carthaginiensium castra redirent. At Senatus iussit militem fraudolentum vinctum reduci ad Hannibalem. Captivi omnes aut perierunt interfecti a Carthaginiensibus aut venierunt.

Gli antichi tramandarono una cosa (un fatto) che non (si deve) bisogna passare sotto silenzio. Durante la seconda guerra Punica, dopo la battaglia di Canne, Annibale, convocati i soldati romani che aveva catturato, annunciò che avrebbe concesso al Senato la possibilità di riscattare i prigionieri. Ordinò dunque che fossero scelti dieci prigionieri, affinché andassero a Roma presso il Senato, avendo giurato di ritornare (participio futuro con valore finale), se non avessero ottenuto il riscatto dei prigionieri; infatti tanta importanza era attribuita al giuramento, che nessun altro pegno di fedeltà era richiesto da essi. Dopo che furono usciti dall’accampamento, uno di loro, che aveva pochissimo del carattere romano, ritornò nell’accampamento di nascosto per liberarsi del giuramento e prima di notte raggiunse i compagni. Quando poi il Senato decise di non dover riscattare i prigionieri, poiché era dovere dei soldati romani affrontare la morte valorosamente, quel soldato andò verso casa affermando che lui, essendo già tornato nell’accampamento, era stato liberato dal giuramento; al contrario nulla, neppure le preghiere dei parenti, potè impedire che gli altri ritornassero all’accampamento dei Cartaginesi. Ma il Senato ordinò che il soldato fraudolento fosse portato in catene da Annibale. Tutti i prigionieri o morirono uccisi dai Cartaginesi o tornarono
 
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